Il metabolismo muscolare Stampa

Nell’attività sportiva entrano in gioco tre differenti tipi di metabolismo muscolare.
  • Anaerobico alattacido: in assenza di ossigeno e senza produzione di acido lattico. E’ il meccanismo che interviene negli sprint e nelle attività esplosive in genere, come nelle prime palate di una gara.
  • Anaerobico lattacido: in assenza di ossigeno, ma con produzione di acido lattico. L’ac. lattico deriva dal metabolismo dello zucchero e impedisce la contrazione muscolare. Questo metabolismo è tipico degli sprint prolungati.
  • Aerobico: si consuma ossigeno senza produrre acido lattico e per un canottiere equivale all’allungo dopo la partenza fino ai 2-300 metri finali della gara. Può essere di tre tipi: glucidico, lipidico, proteico. Nello sforzo prolungato si utilizza in una prima fase esclusivamente l’energia proveniente dai carboidrati. Negli atleti allenati, dopo alcuni minuti si incominciano ad utilizzare anche i grassi e l’energia deriva dalla combustione combinata di carboidrati e lipidi. Le proteine non forniscono abitualmente energia; ciò avviene solo quando sono totalmente esaurite le riserve di zuccheri e grassi, come nel caso degli anoressici. Nel percorso di gara di 2.000 metri si utilizza questo tipo di metabolismo fino ai 1.750-1.800 metri per poi tornare all’anaerobico nel serrate finale.