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NON SOLO MEDAGLIE

 

 

 

Grazie alla collaborazione con la Circoscrizione 9 è stato possibile realizzare un progetto sportivo di canottaggio

rivolto ai ragazzi con disagio  in senso lato dalla disabilità a quello sociale.

L’educatore della Cooperativa Paradigma ha scritto:

 

  

Gentile Società Canottieri Armida,

 

nel ringraziarVi per l'opportunità concessa di usufruire gratuitamente di sei lezioni di canottaggio, ci tenevo a darVi alcuni rimandi

positivi circa l'esperienza vissuta. Una breve introduzione: lavoro come educatore professionale all'interno del progetto

di Educativa Territoriale della Circoscrizione IX, in carico alla Cooperativa Paradigma. Nello specifico, seguo ragazzi

di sesso maschile, adolescenti, che si trovano ad affrontare problematiche tutt'altro che semplici. 

Da tempo cercavo la possibilità di iscrivere alcuni di questi ragazzi ad un'attività sportiva, senza dover sostenere oneri economici poiché 

spesso le famiglie di provenienza dei minori, oltre alle numerose difficoltà facilmente immaginabili, si trovano ad attraversare una situazione

economica precaria e difficile. A tal proposito, l'incontro avvenuto con la Vostra Società (inizialmente nelle persone di Cristina Ansaldi e

Francesca Grilli) è stato estremamente importante. La possibilità di far partecipare alcuni di questi ragazzi ad un (seppur breve)

percorso estivo di canottaggio, è stata un'opportunità inaspettata e davvero importante.

Da sempre convinto della forte valenza educativa che lo sport ha, il poter accedere ad un ambiente in cui il lavoro di squadra e

l'impegno costante è un aspetto fondamentale, si è rivelato fortemente positivo sia per me che per i ragazzi.

Oltre a rafforzare il legame tra me e loro (fondamentale poi per poter continuare l'intervento educativo individuale su un piano di

conoscenza e fiducia più profondo), ha avuto rimandi ottimali da parte dei ragazzi stessi.

Non nascondo il fatto di aver iscritto appositamente al corso tre degli adolescenti che si trovano ad attraversare situazioni tra le

più compromesse.

 

Il fascino di uno sport diverso e per loro sconosciuto e, normalmente, difficilmente accessibile, unito alla capacità degli istruttori

Franco Orsini (diventato fin da subito “Zio Frank”) e Filippo Cardellino (“Pippo”, per i ragazzi) di creare con loro, fin dal principio,

un legame di condivisione e rispetto (cosa assolutamente non facile, conoscendo bene le dinamiche di strada in cui loro sono

quotidianamente inseriti), ha portato i suoi frutti.

I ragazz ihanno rimandato entusiasmo e voglia di partecipare, cosa anche questa non così usuale, essendo loro spesso restii a

qualsiasi attività proposta, proprio perchè l'ambiente della strada non consente, spesso, alternative alla piazza o al giardino di ritrovo.

 

RingraziandoVi ancora per l'occasione offertaci, sperando queste poche settimane possano, in futuro, trasformarsi magari

in un progetto più strutturato, porgo cordiali saluti.

Un ultimo ringraziamento particolare e personale (da parte mia e dei minori) allo “Zio Frank” e a “Pippo”,

per la professionalità e la capacità di relazione ed empatia dimostrata durante questi incontri.